Il nuovo rapporto IRIS Network fotografa un contesto di incertezza diffusa, con segnali di recessione e calo dei consumi in molti Paesi
Il Global Public Confidence Study 2024 di IRIS Network ha raccolto le opinioni di oltre 14.000 cittadini in 21 Paesi, fornendo una panoramica completa sullo stato della fiducia economica globale.
I risultati evidenziano un pessimismo diffuso, con il 76% dei Paesi analizzati convinto che la propria economia nazionale stia andando nella direzione sbagliata.
Solo poche eccezioni — Panama, Svizzera e Indonesia — mantengono un sentiment positivo.
Quasi una persona su due (48%) ritiene che il proprio Paese sia già entrato in recessione, e oltre la metà (51%) prevede un ulteriore indebolimento nei prossimi mesi.
La crisi di fiducia tocca direttamente le famiglie: in tutti i Paesi coinvolti, almeno il 50% afferma di avere più difficoltà economiche rispetto all’anno precedente.
Questo si traduce in tagli significativi ai consumi:
72% spende meno per abbigliamento,
71% riduce le uscite al ristorante,
49% risparmia anche sul cibo.
Anche la sfera solidale e sanitaria risente della situazione: quasi la metà (46%) dona meno in beneficenza, mentre oltre un quarto ha dovuto rimandare o rinunciare a cure mediche.
Il messaggio del report è chiaro: la fiducia economica globale si trova a un livello critico, e il rallentamento dei consumi sta diventando un segnale strutturale più che congiunturale.
Per le istituzioni e le imprese, comprendere e reagire a questo scenario significa ripensare strategie di comunicazione, fiducia e valore in un mondo che chiede sicurezza e prospettive.



